endecasillabo solido

Una specie di poema a puntate utilizzando, salvo sviste, endecasillabi sciolti o in rima: dipende dal "mood" della giornata. Alla fine, se possibile, seguendo un tenue filo conduttore, il lettore si troverà tra le mani un poema: epico? Non credo: più facilemte er(otic)oi-comico!!

sabato, settembre 30, 2006

Il primo raffreddore della stagione

Primo raffreddore della stagione:
costretti in casa solo a starnutire!
L'amico delle lande desolate,
quello che sogna la salsa cubana
non alle note di un grammofono,
bensì nella vita di quell'isola,
con le note di un amore virtuale,
eppure intenso ed assoluto e vero,
e forse più vero di quello attuale,
geloso, un po' gretto ed italiano,
mi scrive che a natale scapperà,
raggiungerà l'amore dei Caraibi:
io gli darò conforto e comprensione!
Avessi anch'io un amore di lontano,
un'isola che aspetta la mia visita!

lunedì, settembre 25, 2006

Di lunedì

Questa parte di poema rischiava
il vuoto di un niente-niente annientante:
impostato il titolo ho dato invio!
Ma è stato possibile il recupero
ed ora sono qui per digitare
vuoti endecasillabi di scusa.
Ho letto "Il cacciatore di aquiloni",
un libro che il tam tam sta diffondendo.
Di solito non leggo ciò che è moda,
ma chi l'ha consigliato è troppo colto
per cedere all'elogio di follia
di chi reputa bello il più venduto.
E bello mi è sembrato quel romanzo,
lettura edificante come poche.
Può dirsi elogio alla vigliaccheria,
del vile che riscatta la sua sorte:
che avremmo fatto noi, padroni, al posto
di quell'afgano nato per comando?
Ma leggendo, comunque, immaginavo
che il confronto finale fosse al servo.
Il narratore, invece, si riscatta
salvandone il figlio, nonché nipote:
del resto la realtà ci ha già insegnato
che quanto letto è meno del reale.

sabato, settembre 23, 2006

Se i virus lo permetteranno

Violento è stato l'attacco virale:
ho dovuto più volte formattare!
Adesso sembra sia tutto risolto,
ma mi resta d' intecciare le dita!

domenica, settembre 03, 2006

Dopo tanto sole

Contavo in un diario giornaliero,
affidando con debita costanza
al ritmo sordo dell'endecasillabo.
Qualcosa deve andare sempre storto:
un virus mi ha distrutto la memoria!
Ed ora riallacciare quel discorso
diventa un po' precario: ricomincio!
Ma dopo avere fatto la lucertola
lungo una spiaggia calda e silenziosa
c'è bisogno di incontrare la realtà:
devo uscire con gli amici questa sera!