endecasillabo solido

Una specie di poema a puntate utilizzando, salvo sviste, endecasillabi sciolti o in rima: dipende dal "mood" della giornata. Alla fine, se possibile, seguendo un tenue filo conduttore, il lettore si troverà tra le mani un poema: epico? Non credo: più facilemte er(otic)oi-comico!!

lunedì, ottobre 16, 2006

Di ritorno

Il fine settimana in Lombardia
mi ha riportato a casa raffreddato,
ma il gioco ha pareggiato la candela!
Adesso sto tirando su col naso:
è prezzo che si paga in buona voglia
per esser stati in buona compagnia.
Non dico che un ritorno debba avere
per forza e conseguenza malattia:
io penso che comunque un raffreddore
tu te lo prendi pure stando a casa!
Io, invece, sono uscito dal mio guscio
per confrontarmi a lungo col passato.
La testa non funziona questa sera,
faremo, forse, meglio un'altra volta!

giovedì, ottobre 12, 2006

A giovedì

A giovedì le cose stanno in siesta,
nel senso che si stanno accatastando
in modo tale che tutto va' liscio,
almeno all'apparenza e in superficie.
La sbreggola s'è data una calmata
e la zurelezzera ha preso il volo:
la prima si dipinge latte e miele,
quell'altra non sopporta più il suo fiele.
A quale risultato è la domanda:
sul lavoro siamo rimasti in tre:
la cadavera e l'isterica con me.
Insieme non sembriamo un bel terzetto,
ma cerchiamo di non darci le corna:
già questo sembra un buon risultato!

lunedì, ottobre 09, 2006

dopo una settimana

Quando si deve fare con deficienti,
donne isteriche senza sentimenti,
ma da trattare bene per lavoro,
il cervello ne va' per la tangente:
infatti questa sera le ricette
le leggevo senza discernimento:
a chi ho dare dieci davo cento,
ed il singolo poi lo raddoppiavo!
E' chiaro perciò che la titolare
mi riprese due volte sul lavoro:
ma se la testa stesse nel presente
non sbaglierei in modo sì palese!

lunedì, ottobre 02, 2006

prima del sonno

Forse ritorno alle lombarde piagge,
ed un antico amore troverà conforto:
di certo avremo molte cose a dirsi,
di certo non sarà una messe inutile.
Un atto d'amicizia e vicinanza,
vicinanza d'intenti e di sentire.
Se il sentire sarà pure del corpo
vedremo quanto ancora ci daremo.
Non m'aspetto nulla ed un nulla sogno:
solo l'esperire è vivere reale!

domenica, ottobre 01, 2006

Seduto al sole

La tavola di pietra il panorama
guarda alla valle colma d'uva e fichi,
le foglie degli ulivi grigio argento.
Il sole dell'autummo scalda ancora,
ma già la tramontana ingalluzzisce
facendo fremere la pelle in brividi.
Abbiamo fatto i villici quest'oggi
cogliendo ortaggi e frutti della terra:
la bietola selvaggia e lo zancone,
l'aspro cotogno, il dolce fico d'India.
Adesso mi riposo in questa pace:
da quest'altura domino le valli,
il cielo azzurro e terso verso Grecia,
batuffoli di nuvole lo Jonio.
A rompere il silenzio solo il trillo
di qualche solitario passerotto:
lontano il rombo rude del motore.