endecasillabo solido

Una specie di poema a puntate utilizzando, salvo sviste, endecasillabi sciolti o in rima: dipende dal "mood" della giornata. Alla fine, se possibile, seguendo un tenue filo conduttore, il lettore si troverà tra le mani un poema: epico? Non credo: più facilemte er(otic)oi-comico!!

domenica, agosto 20, 2006

domenica.. lavoro

E di ritorno dalla rocca oscura
fermiamoci a mangiare alla locanda:
prepara piatti di gusto e con cura.
Saranno due donzelle dall'Olanda
e due bei cavalieri di Treviso
gli allegri commensali della banda.
La prima si preoccupa del viso
e sogna un bisturi che lo ritocchi:
parole che scatenano il sorriso
in chi l'ascolta e vede quanto sciocchi
possano essere le intime paure
di chi non accetta del tempo i tocchi.
Mi venne rinfacciata, con facce scure,
l'opportunismo di cittadinanza:
oppurtunismo sarà forse, pure,
ed ora lascio perdere la rima
giacché bisogna esprimere un concetto
che non si lascia prendere dal gioco:
vissi per anni in piccole città,
e sempre denegai l'appartenza
alle città dall'aria di metropoli.
Adesso vivo in questo buco asfittico:
mi va bene: voi non ci respirate?
Lasciatemi languire nel mio brodo:
che senso abbandonarlo a vostra scelta
se per mia volontà feci radici?
La cosa sopraddetta mi dà rabbia,
mi rende idrofobo da cane astioso:
troverò il modo un giorno per spiegare
cosa mi lega forte a queste spiagge:
lasciate adesso che languisca un poco:
è troppo caldo per stare a quel gioco!